Nulla è in regalo,
E’ così che è stabilito,
E’ troppo tardi
Me ne vado per il mondo
Nella colonna Dare
L’inventario è preciso,
Non riesco a ricordare
La protesta contro di esso
(Wislawa Szymborska)
Intervento inopportuno e disturbatore
Nulla è in regalo,
(Wislawa Szymborska)
A volte sto lì disteso di notte, sveglio, e mi chiedo:
“Dove ho sbagliato?”.
Allora una voce mi risponde:
“Ci vorrebbe più tempo di una sola notte”.
“La definizione “piovono pietre” è un modo di dire che sta a significare che……..il peggio può ancora arrivare!
Sembra il film di questi ultimi mesi, beh dal 18/10 sicuramente, prima non-ostante alcune crisi passeggere ero sempre riuscito a ritirarmi su.
Da quel “maledetto” giorno sembra che niente possa esistere di bello e piacevole nella mia già “fallimentare” esperienza di vita.
Verrà un po’ di sole anche nella mia vita ? adesso mi basterebbe anche tempo solo nuvoloso, mi accontento di poco.
Perché da sempre l’attesa è il destino di chi osserva il mondo con la curiosa sensazione di aver toccato il fondo. Senza sapere se sarà il momento della sua fine o di un neo-rinascimento. Non disturbatemi, sono attirato da un brusio che non riesco a penetrare, non è ancora mio.
L’attesa – G. Gaber
Sperando di non aver “aspettato a lungo qualcosa che non c’è, invece di guardare il sole sorgere”
Elisa, Qualcosa che non c’è
La configurazione tattica eccellente, dal punto di vista strategico,
consiste nell’essere privi di configurazione tattica, ossia nella
condizione “senza forma”. Quando si e’ senza forma, neanche gli agenti
segreti piu’ profondi sono in grado di spiarci, ne’ gli uomini piu’
intelligenti di tramare progetti.
Potrebbe essere un idea per gestire alcune situazioni da cui non riesco
a venirne fuori.
solo
dormire
nient’altro
che l’oblio
Deluso e amareggiato
raccolgo la mia anima
a pezzi.
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p align=”center”>Taglienti
pezzi
di
vetro
ferite
Un fiume in piena.
il fiume dei pensieri tracima e lascia sterpaglia ovunque
non ho voglia di ripulire il letto dei sentimenti
Le jene hanno aggredito e azzannato le mie carni
dividendosi gioiose il pasto
il cuore non ha più voglia di (s)battere
e comunica volontà di eternità
e’ stanco e vorrebbe un pò di pace
di qualcosa che non ricorda
Anche la luce sembra morireNell’ombra incerta di un divenire
Dove anche l’alba diventa sera
E i volti smbrano teschi di cera
Inverno di Faber
allora e’ meglio stare zitti
e
continuare a sperare
che nessuno
se ne
accorga.